Gli italiani hanno due strade per risparmiare sull’acquisto di nuovi elettrodomestici: il Bonus mobili e grandi elettrodomestici oppure il nuovo Bonus elettrodomestici. Due misure simili, ma con differenze sostanziali che incidono sulla convenienza.
Acquistare elettrodomestici di ultima generazione è una scelta che pesa sul portafoglio, sia per il costo iniziale che per l’impatto in bolletta. Se un apparecchio in classe A+++ permette di abbattere i consumi, il prezzo d’acquisto resta spesso proibitivo rispetto a modelli meno efficienti in classe G o F. Per questo lo Stato ha introdotto strumenti di sostegno diversi, rivolti a famiglie con esigenze differenti. Vediamo nel dettaglio come funzionano e quale risulta più vantaggioso.
Bonus mobili e grandi elettrodomestici: la scelta per chi ristruttura casa
Il Bonus mobili e grandi elettrodomestici è la misura storica collegata al Bonus casa. È accessibile solo a chi ha effettuato lavori di ristrutturazione edilizia, e permette di recuperare il 50% delle spese sostenute per mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato.
Gli apparecchi acquistati devono rispettare determinati requisiti energetici:
Classe A per i forni
Classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici
Classe F per frigoriferi e congelatori
L’agevolazione copre anche microonde, asciugatrici, condizionatori, ventilatori, stufe elettriche e piastre riscaldanti. Il tetto massimo di spesa è di 5.000 euro e il rimborso arriva fino a 2.500 euro, erogato sotto forma di detrazione IRPEF da ripartire in dieci anni.
Si tratta quindi di un Bonus con vantaggi significativi, ma non immediati: per ottenere lo sconto bisogna attendere i rimborsi fiscali annuali e dimostrare di aver avviato lavori di ristrutturazione.

Nuovo Bonus elettrodomestici: contributo immediato per le famiglie
Il nuovo Bonus elettrodomestici, atteso con Decreto attuativo entro ottobre 2025, introduce invece un meccanismo diverso: lo sconto diretto in fattura.
È rivolto a chi non ha effettuato ristrutturazioni e quindi non può accedere al Bonus mobili. Prevede:
200 euro di contributo (pari al 30% della spesa) per chi ha un ISEE entro i 25.000 euro
100 euro di contributo per chi supera quella soglia
La misura è valida solo per l’acquisto di un singolo elettrodomestico, con l’incentivo che viene applicato subito al momento del pagamento. Nessuna attesa di dieci anni, quindi, ma un aiuto immediato che può alleggerire la spesa imprevista per la sostituzione di un apparecchio rotto.
Quale Bonus conviene di più alle famiglie italiane
La convenienza dipende dalla situazione personale:
Il Bonus mobili è ideale per chi sta ristrutturando e deve acquistare più elettrodomestici insieme. Con un investimento fino a 5.000 euro si ottiene un rimborso fino a 2.500 euro, ma dilazionato nel tempo.
Il nuovo Bonus elettrodomestici è più vantaggioso per chi deve comprare un solo elettrodomestico, magari per sostituirne uno rotto, e non ha in corso lavori di ristrutturazione. In questo caso, lo sconto diretto e immediato rappresenta un aiuto concreto, seppur di importo inferiore.
Per molte famiglie il punto cruciale sarà la disponibilità o meno di un cantiere di ristrutturazione già avviato. In caso contrario, il nuovo Bonus elettrodomestici sarà l’unica strada percorribile per ottenere un risparmio.
In attesa dei dettagli definitivi del Decreto, resta chiaro che entrambe le misure hanno un obiettivo comune: favorire l’acquisto di apparecchi efficienti, ridurre i consumi energetici e contenere le spese in bolletta, sostenendo le famiglie italiane in un momento di forte pressione economica.