Via libera ai nuovi incentivi auto green: contributi fino a 11mila euro per i cittadini e 20mila per le microimprese. Ecco chi può richiederli, come funzionano e quali sono i requisiti.
Un annuncio atteso da mesi è finalmente realtà: da settembre 2025 sono ufficialmente attivi i bonus auto elettriche, un pacchetto di incentivi pensato per rinnovare il parco auto italiano, tra i più vecchi d’Europa, e dare respiro a città soffocate da traffico e inquinamento. Il Governo ha messo sul piatto quasi 600 milioni di euro per favorire l’acquisto di veicoli a zero emissioni, con importi che arrivano fino a 11mila euro per i privati e fino a 20mila euro per le imprese. Ma vediamo nel dettaglio chi può beneficiarne, come funziona il sistema e perché conviene approfittarne subito.
Incentivi auto elettriche: il piano del Governo
L’Italia si trova a gestire un parco auto tra i più datati d’Europa, con milioni di veicoli che superano i dodici anni di vita. Un problema che incide sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica. Per accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile, il Governo ha scelto di destinare 597 milioni di euro agli incentivi per le auto elettriche, risorse inizialmente previste per nuove colonnine di ricarica e ora riorientate verso la sostituzione dei veicoli più inquinanti.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: sostituire almeno 40mila veicoli obsoleti entro giugno 2026 e ridurre le emissioni inquinanti nelle grandi città. La misura, approvata con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si inserisce in una strategia più ampia per abbattere le polveri sottili e promuovere il settore automobilistico, in difficoltà negli ultimi anni.
La grande novità riguarda la modalità di erogazione: il bonus viene applicato direttamente in fattura al momento dell’acquisto, con il concessionario che si occupa della gestione telematica della pratica e del controllo sulla rottamazione del vecchio veicolo.

Importi e requisiti per i privati
Gli incentivi non sono uguali per tutti, ma modulati in base al reddito e alla residenza:
Privati con ISEE fino a 30mila euro: contributo massimo fino a 11mila euro.
Privati con ISEE tra 30mila e 40mila euro: incentivo fino a 9mila euro.
La misura è riservata ai residenti in aree urbane con oltre 50mila abitanti o nelle zone limitrofe caratterizzate da forte pendolarismo. È obbligatoria la rottamazione di un’auto a benzina o diesel fino a Euro 5, così da incentivare il ricambio reale dei mezzi più inquinanti.
Il prezzo massimo delle vetture acquistabili non può superare i 35mila euro (IVA esclusa), soglia che sale a 45mila euro per alcune categorie di veicoli.
Bonus per le imprese
Non solo famiglie: la misura guarda anche al mondo del lavoro. Le microimprese che intendono sostituire i propri veicoli commerciali con mezzi elettrici fino a 12 tonnellate possono beneficiare di un contributo pari al 30% del prezzo di listino, con un tetto massimo di 20mila euro per veicolo.
Un aiuto concreto che permette alle piccole realtà di rinnovare la propria flotta riducendo i costi di gestione e di carburante, senza rinunciare all’efficienza. Anche in questo caso, resta obbligatoria la rottamazione di un mezzo a benzina o diesel fino a Euro 5.
Come richiedere il bonus e perché conviene muoversi subito
Il meccanismo è semplice: il cittadino o l’impresa sceglie l’auto elettrica, il concessionario applica lo sconto immediato in fattura e la pratica viene gestita tramite piattaforma telematica per la verifica dei requisiti. Non servono lunghe procedure burocratiche né attese: l’incentivo si applica al momento stesso dell’acquisto.
Attenzione però: i fondi non sono illimitati. Con quasi 600 milioni di euro disponibili, il rischio è che si crei un click day e che le risorse vengano esaurite in tempi rapidi, come già accaduto in passato con altri bonus. Per chi intende cambiare auto, il consiglio è di muoversi velocemente, approfittando della finestra attuale.