Il contributo statale copre corsi sportivi per figli minorenni. Ecco chi può ottenerlo e come fare domanda.
Il bonus sport 2025 è pensato per sostenere economicamente le famiglie più fragili e promuovere l’attività fisica tra i più giovani. L’agevolazione copre corsi sportivi fino a giugno 2026 e può valere fino a 600 euro a nucleo.
Il costo delle attività sportive per i figli è diventato sempre più difficile da sostenere per molte famiglie. Tra corsi di calcio, nuoto, danza o arti marziali, la spesa annua può superare facilmente diverse centinaia di euro. Per rispondere a questa esigenza, il governo ha lanciato il bonus sport 2025, un contributo economico destinato esclusivamente a chi possiede un ISEE inferiore a 15.000 euro. La misura ha una doppia finalità: inclusione sociale e promozione del benessere fisico dei minori.
Dopo la fase di accreditamento delle società sportive, è ora il momento delle famiglie, che possono inoltrare le domandetramite una piattaforma online dedicata.
Chi può accedere al bonus sport e a quanto ammonta il contributo
Il bonus prevede un contributo fino a 300 euro per ciascun figlio minorenne, con un massimo di due figli per nucleo familiare, quindi fino a 600 euro totali. Il requisito principale per ottenere l’agevolazione è avere un ISEE valido e inferiore a 15.000 euro.

Per richiedere il bonus, è necessario:
Avere figli minorenni che frequentano un corso sportivo
Garantire una presenza costante all’attività (almeno due volte a settimana)
Iscriversi a un corso che inizia entro il 15 dicembre 2025 e si conclude non oltre il 30 giugno 2026
Il beneficio non è cumulabile con altre detrazioni fiscali o contributi pubblici relativi alla stessa attività. In caso di assenze superiori al 30% delle lezioni previste, il bonus viene revocato e l’importo erogato dovrà essere restituito.
L’obiettivo della misura è quello di evitare abbandoni sportivi legati a problemi economici e garantire pari opportunità di accesso allo sport, con un occhio di riguardo per i giovani che vivono in contesti svantaggiati.
Quali attività sportive sono ammesse e come si usa il bonus
Non tutte le attività fisiche rientrano nell’agevolazione. Il bonus sport 2025 è valido solo per corsi organizzati da enti riconosciuti, tra cui:
Associazioni e società sportive dilettantistiche
Organizzazioni non profit (Onlus) iscritte ai registri ufficiali
Enti del terzo settore riconosciuti
Le famiglie interessate devono scegliere il corso tra quelli disponibili sulla piattaforma, versare la quota all’ente sportivo e ottenere lo sconto diretto tramite l’applicazione del bonus. Sarà poi il Dipartimento per lo Sport a rimborsare l’importo all’associazione.
L’elenco degli enti accreditati è già pubblico online, e il portale per la richiesta è attivo per l’invio delle domande. È fondamentale agire rapidamente: i fondi sono limitati e l’assegnazione segue un ordine cronologico di presentazione.
Come presentare domanda e cosa succede se si viene esclusi
L’invio della domanda deve essere fatto esclusivamente online, tramite la piattaforma ufficiale del Dipartimento per lo Sport. Il modulo richiede i dati anagrafici, la certificazione ISEE aggiornata, la selezione dell’ente e del corso scelto.
Il Dipartimento verificherà i requisiti e, in caso di incongruenze o documentazione incompleta, potrà chiedere integrazioni. Se i problemi non verranno risolti, la domanda sarà respinta.
In caso di rinunce o esclusioni, il contributo verrà riassegnato al successivo richiedente in graduatoria. Le famiglie ammesse riceveranno una notifica via email, mentre l’elenco aggiornato dei beneficiari sarà consultabile sul sito istituzionale.
Per garantire trasparenza, è previsto un sistema di monitoraggio sull’effettiva partecipazione del minore. Ogni ente sportivo dovrà registrare le presenze degli iscritti, così da evitare abusi o utilizzi impropri dei fondi pubblici.