Strade da incubo: la classifica delle 10 città italiane dove rischi di più, la tua è in lista?

Francesco Giuliani

Settembre 27, 2025

Roma è la città più rischiosa d’Italia sul fronte della sicurezza stradale, seguita da Milano e Genova. I dati mostrano un quadro preoccupante: incidenti in aumento e mortalità più alta della media europea.

Il tema della sicurezza stradale in Italia non smette di preoccupare. Gli ultimi dati elaborati dal Centro IRCM sui numeri ISTAT dal 2016 al 2024 evidenziano una situazione difficile per le grandi città, ma non solo. Alcune aree urbane mostrano livelli di rischio nettamente superiori alla media nazionale, con un impatto pesante in termini di vittime e feriti.

Come si misura il rischio: l’Indice di Pericolosità Stradale

Per capire quanto sia pericolosa una città sul piano della mobilità viene utilizzato l’IPS (Indice di Pericolosità Stradale). Questo coefficiente tiene conto di più fattori: il numero di incidenti con feriti o decessi, la spesa comunale per la manutenzione delle strade e la densità abitativa che, soprattutto nei grandi centri urbani, moltiplica il rischio.

Un IPS elevato indica quindi una maggiore esposizione al pericolo. Non sorprende che in cima alla classifica ci siano le metropoli italiane, dove traffico, strade spesso inadeguate e volumi di mobilità altissimi rendono gli spostamenti quotidiani più insidiosi.

Roma e Milano, i due poli più rischiosi

Roma si conferma la città più pericolosa d’Italia: con un IPS pari a 450,30 stacca nettamente tutte le altre. La Capitale paga il prezzo di un traffico caotico, di una rete stradale degradata e di una mobilità che non riesce a garantire sicurezza a pedoni e automobilisti.

Milano segue al secondo posto con un indice di 323,73. Anche nel capoluogo lombardo la densità del traffico e le criticità di alcune arterie rendono elevato il rischio di incidenti, nonostante gli investimenti in piste ciclabili e interventi di riqualificazione urbana.

Genova conquista il terzo gradino del podio con un IPS di 197,74. Qui pesano le caratteristiche della città, fatta di strade strette, salite e curve che aumentano la pericolosità soprattutto in condizioni di maltempo. Firenze (171,49) e Torino (165,18) chiudono la top five, confermando come i grandi centri urbani siano quelli maggiormente esposti.

Strade da incubo: la classifica delle 10 città italiane dove rischi di più, la tua è in lista? – Svoltacagliari.it

La top ten delle città italiane più pericolose

La seconda parte della classifica riserva sorprese:

  • Bologna è sesta con un indice di 137,34

  • Napoli settima con 126,44

  • Bergamo ottava con 124,48

  • Venezia nona con 117,98

  • Verona decima con 113,17

Il quadro è chiaro: non solo le metropoli soffrono, ma anche città di dimensioni medio-grandi, dove la manutenzione stradale o la gestione della mobilità mostrano lacune evidenti.

Un bilancio nazionale che fa riflettere

I dati complessivi del 2024 non lasciano spazio a ottimismo. In Italia si sono verificati 173.364 incidenti stradali, che hanno provocato 3.030 morti e oltre 233.000 feriti. Il tasso di mortalità è pari a 51 decessi per milione di abitanti: un numero che colloca il nostro Paese al 19° posto in Europa, ben sopra la media europea di 45.

Si tratta di un gap significativo, che conferma come la sicurezza stradale resti un’emergenza nazionale non ancora affrontata con la necessaria incisività.

Le sfide per il futuro

Il problema non riguarda soltanto le infrastrutture, anche se le condizioni delle strade italiane restano un nodo cruciale. Serve una strategia più ampia che includa:

  • investimenti nella manutenzione e messa in sicurezza delle arterie urbane;

  • campagne di sensibilizzazione rivolte a pedoni, ciclisti e automobilisti;

  • controlli più severi contro guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare al volante e comportamenti pericolosi;

  • un cambiamento culturale che renda la prudenza un’abitudine quotidiana.

Con l’arrivo dell’autunno, le giornate più corte e le piogge frequenti rendono il rischio ancora più alto. Strade bagnate, scarsa visibilità e traffico intenso accentuano le criticità già esistenti.

L’Italia, se vuole colmare il divario con l’Europa, deve affrontare la questione della sicurezza stradale come una priorità, con interventi concreti e una nuova consapevolezza collettiva.

Foto di Francesco Giuliani