Svizzera, boom di assunzioni: ecco perché cercano italiani con stipendi da 70.000 euro

Svizzera, boom di assunzioni: ecco perché cercano italiani con stipendi da 70.000 euro - svoltacagliari.it

Lorenzo Fogli

Settembre 28, 2025

Il portale Eures segnala centinaia di opportunità di impiego in Svizzera per chi parla italiano: dal settore della ristorazione all’informatica, passando per edilizia e sanità.

Sempre più italiani guardano alla Svizzera come meta ideale per trovare lavoro: vicina geograficamente, con collegamenti rapidi e soprattutto con stipendi tra i più alti d’Europa. Secondo i dati Ocse, la retribuzione media annua supera i 70.000 euro lordi, un valore che colloca il Paese tra i primi al mondo insieme a Stati Uniti, Lussemburgo e Islanda.

Un livello salariale che attira chi desidera crescere professionalmente senza rinunciare alla vicinanza con casa. A ciò si aggiungono un sistema fiscale competitivo, una qualità della vita tra le migliori d’Europa e condizioni di lavoro che spingono sempre più persone a valutare il trasferimento oltreconfine.

Il portale europeo Eures segnala oggi circa 300 offerte di lavoro in Svizzera in cui la conoscenza della lingua italiana rappresenta un requisito preferenziale, soprattutto nei cantoni di lingua italiana, come il Ticino e i Grigioni.

I settori più richiesti per chi parla italiano

Il mercato del lavoro svizzero resta estremamente dinamico e le opportunità spaziano dai mestieri tradizionali alle professioni altamente qualificate.

Uno dei comparti con più richieste è la ristorazione. Camerieri, chef e addetti di sala possono guadagnare tra i 3.700 e i 4.700 euro al mese, cifre ben più alte rispetto alle medie italiane, pur trattandosi di mansioni considerate meno specialistiche.

Grande spazio anche all’edilizia, dove c’è continua necessità di operai, carpentieri e falegnami. In questo caso gli stipendi variano tra i 4.200 e i 6.200 euro mensili, con possibilità di crescita per chi possiede esperienza documentata.

Il settore sanitario è un altro pilastro. Infermieri, operatori socio-sanitari e medici specialisti sono tra le figure più ricercate e godono di retribuzioni elevate, in linea con la responsabilità delle mansioni.

La conoscenza della lingua italiana è molto apprezzata anche nei servizi di assistenza clienti e nei comparti legati al turismo e al commercio. In molte aziende internazionali, soprattutto nel Ticino, i compensi per questi ruoli possono superare i 75.000 euro annui.

Accanto a queste aree consolidate, crescono le opportunità nell’informatica e tecnologia. Sviluppatori software, ingegneri informatici e specialisti in sicurezza digitale sono tra le figure più richieste, con stipendi che superano i 100.000 franchi annui, poco più di 100.000 euro.

Non mancano infine posizioni in marketing, vendite, risorse umane e contabilità, con retribuzioni medie attorno ai 75.000 euro lordi all’anno. Un quadro che conferma la capacità della Svizzera di attrarre sia manodopera qualificata che personale specializzato.

Come trasferirsi per lavoro in Svizzera

Per i cittadini italiani ed europei, trasferirsi in Svizzera richiede procedure precise legate al tipo di contratto e alla durata della permanenza.

Il punto di partenza è avere un’offerta di lavoro da parte di un datore svizzero. Per contratti inferiori a tre mesi non serve un permesso, ma il datore deve notificare online l’attività. Per contratti tra tre mesi e un anno è necessario il permesso L, valido fino a 12 mesi.

Chi ha un contratto superiore a un anno o a tempo indeterminato deve richiedere il permesso B, della durata di cinque anni, rinnovabile. Dopo dieci anni di residenza continuativa (o cinque per alcuni Paesi UE), è possibile ottenere il permesso C, che consente di restare senza restrizioni.

Per chi sceglie la formula del lavoro da frontalieri, con residenza in Italia e impiego in Svizzera, è previsto il permesso G, che obbliga a rientrare nel proprio Paese almeno una volta alla settimana.

Una volta arrivati, è indispensabile registrarsi presso l’ufficio immigrazione cantonale entro 14 giorni dall’ingresso e prima di iniziare a lavorare, presentando documenti, contratto di affitto e prova di mezzi economici.

La solidità del sistema elvetico rende questi passaggi chiari ma rigorosi: in caso di perdita del lavoro, ad esempio, le autorità possono richiedere aggiornamenti e verifiche sulla posizione del lavoratore.

La Svizzera resta quindi una meta molto ambita, capace di offrire stipendi competitivi, prospettive di carriera e un contesto socio-economico stabile. Per chi parla italiano, le opportunità oggi non mancano: il portale Eures segnala centinaia di posizioni aperte, un’occasione concreta per chi sogna un futuro professionale oltreconfine.

Foto di Lorenzo Fogli