Perché accendiamo la TV senza guardarla? C’è una spiegazione psicologica che sorprende

La TV come coinquilino silenzioso: la verità dietro un gesto che milioni di italiani fanno ogni giorno - svoltacagliari.it

Lorenzo Fogli

Settembre 29, 2025

Un telecomando premuto quasi senza pensarci, la TV che resta accesa in sottofondo, e dietro un’abitudine così comune si nascondono motivazioni psicologiche profonde.

Entrare in casa, appoggiare le chiavi e subito premere il tasto del telecomando. È una scena familiare a moltissimi: la TV si accende, illumina la stanza e rimane lì, anche quando nessuno la guarda davvero. Si mangia fissando lo schermo del cellulare, mentre sullo sfondo scorrono notizie e programmi. Si cucina con le mani tra le verdure e la voce della TV che riempie il silenzio. Per molti non è un atto di pigrizia, ma un riflesso quasi automatico, che nasconde meccanismi psicologici più profondi.

Gli esperti parlano di una forma di “rumore bianco emotivo”. La TV accesa copre quel silenzio che, a volte, può pesare troppo. Diventa un sottofondo rassicurante, una presenza che non giudica e che riempie gli spazi vuoti della casa. Una sorta di coinquilino discreto, che non disturba ma che impedisce di sentirsi soli.

La TV come colonna sonora della vita quotidiana

Perché accade tutto questo? Le ricerche di psicologia comportamentale hanno evidenziato diverse motivazioni. Una delle più diffuse è il bisogno di compagnia: una voce o dei suoni familiari aiutano a combattere la sensazione di vuoto, soprattutto per chi vive da solo. Accendere la TV diventa un gesto rituale, una forma di sicurezza che rende l’ambiente più accogliente.

C’è poi il tema della routine. Creare un rito prevedibile, come accendere lo schermo entrando in casa, rassicura la mente. È un’abitudine che funziona come una coperta: ci si sente protetti perché si sa cosa aspettarsi.

Un altro aspetto riguarda la gestione dei pensieri. La TV di sottofondo distrae, copre le riflessioni che potrebbero diventare troppo rumorose o invasive. In questo senso, il rumore di fondo agisce da barriera contro l’ansia. Non a caso, diversi studi mostrano come in momenti di stress le persone tendano ad accendere dispositivi sonori senza un reale interesse per i contenuti.

Le attività quotidiane sembrano più leggere con la TV in funzione. Cucinare, pulire, studiare: tutte azioni che guadagnano ritmo con una voce in sottofondo. È un modo per rendere meno monotoni i compiti domestici e, allo stesso tempo, per distrarsi da pensieri opprimenti.

Effetti della TV accesa sul cervello e sulla vita

La TV che resta accesa non è priva di conseguenze. Anche quando non la si guarda, il cervello continua a registrare suoni e immagini, generando un sovraccarico sensoriale. È come avere un ronzio costante che non lascia mai del tutto in pace.

Gli effetti concreti sono diversi. La concentrazione diminuisce: fare più cose contemporaneamente, con un sottofondo sonoro costante, riduce memoria e attenzione. Lo stress aumenta, soprattutto se i contenuti trasmessi sono ansiogeni, come notiziari o talk show accesi. Molti studi collegano questo fenomeno a una maggiore irritabilità e a difficoltà nel rilassarsi.

Anche il sonno ne risente. Addormentarsi con la TV accesa o usarla come strumento per rilassarsi può alterare i ritmi naturali del corpo, disturbando la qualità del riposo. Il cervello, stimolato da luci e suoni, non entra in uno stato di vero rilassamento.

C’è infine un rischio più sottile: quello di un isolamento emotivo. Cercare compagnia nella TV può coprire il bisogno autentico di relazioni umane. La presenza di una voce elettronica può dare sollievo momentaneo, ma allontana dal desiderio di interazioni reali. In questo senso, il sottofondo televisivo diventa un surrogato che sostituisce, ma non colma, il vuoto.

Eppure, rinunciare non è facile. Per molti la TV resta un’ancora, una presenza irrinunciabile anche se non la si ascolta davvero. Un’abitudine che, se non gestita consapevolmente, rischia di trasformarci in spettatori passivi della nostra stessa quotidianità.

Foto di Lorenzo Fogli