Con l’arrivo dell’autunno l’orto si trasforma: ottobre è il mese delle ultime raccolte estive e delle nuove semine per l’inverno. Ecco come preparare il terreno e quali ortaggi scegliere.
L’autunno è una stagione di passaggio che mette alla prova chi coltiva un orto, ma al tempo stesso offre grandi opportunità. Le giornate si accorciano, le temperature calano, l’umidità aumenta: tutte condizioni che impongono lavori specifici per garantire nuove colture resistenti al freddo. Ottobre, in particolare, è il mese in cui si conclude la stagione estiva con gli ultimi pomodori, peperoni e basilico e si aprono le porte alle semine e ai trapianti degli ortaggi autunnali e invernali.
Organizzare bene i lavori di questo periodo significa raccogliere in dicembre e gennaio insalate fresche, spinaci, cipolle e cavoli, ottenendo così un orto produttivo anche nei mesi più freddi. Preparazione del terreno, scelta delle varietà e protezioni contro il gelo diventano quindi fondamentali.
Preparare il terreno e organizzare l’orto
Il primo passo è la cura del terreno. Dopo l’estate, lo spazio deve essere ripulito dai residui vegetali delle colture precedenti. È importante eliminare le radici delle piante ormai secche, fatta eccezione per le leguminose: queste ultime lasciano nel terreno sostanze nutritive preziose, per cui conviene asportare solo la parte aerea e mantenere l’apparato radicale.
Per preparare al meglio il suolo occorre procedere con una vangatura a circa 30 centimetri di profondità, incorporando stallatico pellettato o letame maturo. Questa operazione arricchisce la terra e la rende pronta ad accogliere le nuove piantine. In appezzamenti più grandi è utile ricorrere a una motozappa, mentre negli orti domestici bastano zappa e rastrello.

Fondamentale è anche la creazione di prode rialzate: servono a favorire il deflusso dell’acqua ed evitare ristagni che potrebbero compromettere le radici. I sentieri centrali e laterali, larghi 30-100 cm, consentono di camminare agevolmente e di gestire l’irrigazione.
Per migliorare la tessitura del suolo, soprattutto nei casi di semina diretta, si può mescolare al terreno un quarto di sabbia, così da ottenere più sofficità e agevolare la germinazione. Chi preferisce, può anche aggiungere terriccio specifico per orto già arricchito con nutrienti.
Con l’arrivo dei primi freddi, è consigliabile allestire un tunnel protettivo. Può essere acquistato già pronto o realizzato artigianalmente con archetti metallici e teli in tessuto-non-tessuto (TNT). Questo tipo di copertura assicura luminosità e traspirazione, proteggendo le piantine da gelate improvvise e umidità eccessiva.
Semine, trapianti e raccolti di ottobre
Nel mese di ottobre è possibile seminare numerosi ortaggi da foglia, soprattutto sotto tunnel protettivi. Tra i più indicati: indivia, lattuga, scarola, spinaci, cicoria, rucola, radicchio e valerianella. Sono colture che resistono bene al clima umido e che, se seminate in questo periodo, possono essere raccolte già a dicembre.
Non mancano gli ortaggi da radice, come ravanelli e carote, oltre a cipolle invernali, aglio, rape, cime di rapa, piselli e fave. In questo mese si possono seminare anche broccoletti e barbabietole, per poi raccoglierli nei mesi successivi.
Le modalità di semina richiedono alcune accortezze: i semi più minuti (come prezzemolo, lattuga e indivia) vanno distribuiti in superficie e coperti da un leggero strato di terriccio, mentre i semi più grandi (come cavoli e spinaci) devono essere interrati a qualche millimetro di profondità. Dopo la semina, è utile nebulizzare l’acqua con spruzzatori a goccia fine per evitare il compattamento del terreno.
Per chi preferisce il trapianto, ottobre è ancora un buon mese. Si possono trapiantare cavoli cappucci, broccoli, verze, cavolfiori, finocchi e porri invernali. La regola è interrare le piantine alla giusta profondità, compattando la terra intorno al fusto e formando una piccola conca per trattenere l’acqua. In caso di gelate notturne, è indispensabile proteggere le piantine con teli di TNT.
Le raccolte di ottobre comprendono ortaggi tipicamente autunnali. È il momento delle zucche, prodotto simbolo del mese, e dei primi raccolti di mele, pere, limoni e kiwi nelle zone dal clima mite. In molte regioni italiane è anche il periodo di vendemmia, raccolta delle olive e delle castagne, insieme a nocciole, mandorle e funghi.
Gli ortaggi seminati o trapiantati a ottobre saranno pronti a partire da dicembre: spinaci e lattuga possono essere raccolti gradualmente, foglia per foglia, mentre cipolle, cavoli e indivie vanno raccolti interamente una volta maturi. In questo modo l’orto continua a garantire prodotti freschi anche nei mesi freddi.